Dante Alighieri, di cui ricorre quest’anno il Settecentenario, dedica a Maria un inno meraviglioso che colloca nell’ultimo canto della Commedia (Paradiso, XXXIII). La preghiera, che inizia con il verso «Vergine Madre, figlia del tuo figlio» – e che Dante fa pronunciare a San Bernardo – contiene un importante suggerimento da tenere nel cuore sempre, ma in particolare ora, in questo mese di maggio, quando recitiamo il Rosario: «Donna, se’ tanto grande e tanto vali / che qual vuol grazia e a te non ricorre / sua disïanza vuol volar sanz’ali».
Ai bambini del primo anno di catechismo, mentre imparavano a pregare con le parole dell’Ave Maria, lo abbiamo spiegato così: la mamma di Gesù ha il cuore così grande ed è così importante agli occhi di Dio che ci conviene chiedere il suo aiuto, cioè la sua intercessione, quando abbiamo un desiderio o una preghiera a cui teniamo in modo speciale. Se non lo facessimo sarebbe come cercare di volare senza le ali!
Madonna della Misericordia di Bartolomeo Caporali (1482), gonfalone utilizzato in processione per chiedere alla Vergine di proteggere i fedeli dalla peste, tenendoli sotto il proprio mantello (l’opera è conservata nel Museo di San Francesco a Montone, in Umbria).