Vanna Cercenà. Non piangere non ridere non giocare

Oggi si legge.

Questo è un libro per i bambini che in questi strani giorni non possono andare a scuola come la protagonista della storia, Teresa, dieci anni e lunghe trecce bionde che a scuola dovrebbe andarci di nascosto, di notte.
Perché Teresa ha seguito la mamma all’estero in un Paese dove gli stranieri possono andare a lavorare, ma non possono portare con sé i figli
Deve restare nascosta in casa e la mamma le raccomanda di non farsi sentire in nessun modo “non piangere, non ridere, non giocare”, appunto.
Ma come dice la seconda di copertina: “Quando le porte sono chiuse, a volte, se si è fortunati, si aprono le finestre”
Un grosso gatto rosso interrompe la sua solitudine e Teresa va incontro ad un nuovo amico, ai giochi e all’avventura.

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