Ecco l’approfondimento scritto da Marco Castiglioni riferito al post pubblicato oggi sulla pagina Facebook della parrocchia.
“Sorprendici Signore, e vieni come sai fare tu, nei giorni luminosi e nei giorni segnati dalle lacrime, nel silenzio della notte o all’alba del nuovo mattino…” (Salmo 90).
Sì, sono quelli che stiamo vivendo i giorni segnati dalle lacrime, in cui ci sembra di essere immersi nel buio e nel silenzio della notte, in cui ci affidiamo al Signore nella speranza dell’alba di un nuovo mattino e di un domani diverso.
Certo, come quasi profeticamente disse Aldo Moro nel febbraio 1978 poco prima di essere rapito (e poi ucciso)… “Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, credo che tutti accetteremmo di farlo. Ma non è possibile…si tratta di vivere il tempo che ci è dato da vivere con tutte le sue difficoltà…”.
Sarebbe bello ma non è possibile… e quindi siamo chiamati a vivere questo tempo del Coronavirus. Inaspettatamente costretti a casa, l’imprevisto ha generato inizialmente in noi disorientamento e timore: la situazione ci ha costretto al silenzio, alla solitudine, alla distanza da ciò che riempiva le nostre giornate.
Poi però abbiamo ripreso fiducia e siamo riusciti a trasformare il “tempo dell’imprevisto” in “tempo favorevole” per curare e alimentare la nostra vita interiore, per potenziare i nostri momenti di riflessione, per valorizzare la comunicazione, per apprezzare la nostra vita in famiglia e i legami con gli amici, per intuire che la solidarietà non è un optional ma un valore indispensabile per la vita sociale.
In questo tempo abbiamo posto le basi per costruire un futuro diverso e forse migliore.